
Chivasso: ribaltano l’armadietto e scrivono frasi offensive contro un delegato. La Fim-Cisl: “Atto vile”

La Fim-Cisl Torino e Canavese ha espresso indignazione per un grave atto intimidatorio subito da Massimo Cecchetto, delegato sindacale della Fim-Cislpresso l’azienda MA Chivasso, facente parte del gruppo CLN e attiva nello stampaggio/assemblaggio di componenti in lamiera per il settore automotive.
Durante il diciottesimo turno di lavoro, Cecchetto è stato vittima di scritte offensive e del ribaltamento del suo armadietto personale. Questo evento ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza e sulla stabilità dei lavoratori sindacalizzati. L’organizzazione sindacale ha evidenziato la difficile situazione interna all’azienda, caratterizzata da tensioni e dalla mancanza di un clima favorevole alle relazioni sindacali.
La Fim-Cisl ha anche denunciato le pressioni e le richieste di flessibilità estreme da parte dell’azienda, che vanno oltre i limiti contrattuali e creano tensioni tra i lavoratori. Tali tensioni, afferma il sindacato, non sono da imputare al sindacato stesso, che si impegna a difendere i diritti dei lavoratori, ma piuttosto alla mancanza di prospettive e investimenti nello stabilimento italiano, oltre che alla scarsa organizzazione del lavoro e alla quasi totale assenza di ammortizzatori sociali.
Rocco Cutrí, segretario generale Fim-Cisl Torino e Canavese, insieme a Fabio Militto, operatore territoriale, ha condannato fermamente quello che è stato definito l’atto vile e intimidatorio perpetrato contro Cecchetto e ha assicurato il pieno sostegno al delegato sindacale.
L’episodio sarà segnalato alle autorità competenti e il sindacato continuerà la sua attività in difesa dei lavoratori senza esitazioni.