Aveva fatto della scuola e del volontariato il senso della propria vita. Chi l’ha conosciuta la descrive come “una donna giusta”, sempre pronta a dare una mano, con il sorriso e con fermezza. Oggi Chivasso piange Giuseppina Bagnaschi, per tutti Pinuccia, 74 anni, scomparsa nella notte tra lunedì 9 e martedì 10 giugno, circondata dall’amore delle sue figlie, Marta e Paola.
Maestra elementare per decenni, ha formato generazioni di bambini con passione, pazienza e intelligenza. Ma è soprattutto fuori dalle aule che ha lasciato un’impronta profonda nella comunità, dedicandosi ai più fragili come volontaria della Caritas e dell’associazione Nemo, con un impegno instancabile e una presenza sempre generosa.
Chi l’ha incontrata nel proprio cammino parla di una donna dall’animo limpido, capace di affrontare le difficoltà con lucidità, franchezza e un’ironia affettuosa. Una persona che, anche nei momenti più complessi, riusciva a offrire conforto e soluzioni concrete.
Il ricordo di Pinuccia è già vivido nelle parole di chi l’ha conosciuta e stimata. Frediano Dutto, del circolo Sinistra Ecologista Chivasso, la ricorda così: «Pinuccia ha sempre lottato, fino all’ultimo minuto. Mancherà a un numero infinito di persone che in 74 anni hanno apprezzato il suo spirito generoso, la sua vitalità e la determinazione nel difendere chi aveva meno». Un pensiero anche da Annalisa De Col, ex assessore comunale: «Dolce, presente, silenziosa e tanto tanto di sinistra. Sperava che tutto si sarebbe risolto. Tante le cose che avremmo ancora potuto fare insieme. Un abbraccio alle sue figlie, sempre nei suoi pensieri».
Con la sua scomparsa, Chivasso perde una figura autentica e generosa.