
Chivasso: muore a 30 anni durante un intervento di fecondazione assistita. Voleva diventare mamma

È morta a trent’anni appena compiuti nel tentativo di avere un figlio con la fecondazione assistita. Cristina Toncu, cake designer di Chivasso, da dodici anni lavorava alla gelateria “Antartide” che si affaccia nel centrale viale alberato di Chivasso. Cristina Toncu, di origine moldava, si era recata, d’accordo con il marito Stefan Sirbulet, entrambi originari di Singerei, a Chisinau per sottoporsi a un intervento di fecondazione assistita in una clinica moldava. Una scelta probabilmente dovuta al fatto che in Italia quell’intervento sarebbe costato molto più che in Moldavia. La ragazza e il marito avevano fissato un appuntamento per il prelievo degli ovociti.
Un intervento che avrebbe dovuto protrarsi per una ventina di minuti. Ma all’improvviso è sopraggiunto un arresto cardiaco: Cristina è entrata in coma e non si è più ripresa fino a quando, il 2 settembre è spirata. Ora la famiglia chiede giustizia. Il marito di Cristina, Stefan, si è ricolto a un pool di legali e chiede chiarezza e giustizia. Del caso si sta interessando anche il Ministero della salute moldavo.
Cristina e Stefan per quattro anni hanno tentato di avere un figlio. Dopo aver provato a concepire, la coppia si era decisa a rivolgersi a una clinica privata moldava. Quando si era ricoverata la ragazza stava benissimo racconta al marito. Ma durante l’intervento qualcosa deve andato storto. Saranno le indagini a fare chiarezza su una morte così improvvisa e inaspettata.