
Chivasso, il Parco del Sabiuné cresce: ceduti al Comune 23 ettari da Unical del Gruppo Buzzi
Mercoledì 30 luglio, a Casale Monferrato, è stato sottoscritto l’atto notarile che sancisce la cessione gratuita al Comune di Chivasso di circa 23 ettari di terreno nel Parco fluviale del Sabiuné, finora di proprietà di Unical (Gruppo Buzzi). Il valore stimato dell’area si aggira intorno ai 100 mila euro, ma l’operazione è avvenuta a titolo definitivo e senza oneri per l’ente.
L’acquisizione, autorizzata dal Consiglio comunale e approvata in Giunta Castello, rappresenta un passo significativo nel processo di rigenerazione ambientale del territorio. Nei mesi scorsi Unical aveva provveduto a proprie spese alla demolizione di strutture industriali dismesse, tra cui edifici, magazzini e impianti, restituendo l’area alla fruibilità pubblica.
Ora, grazie al finanziamento regionale di circa 500 mila euro ottenuto dal Comune nell’ambito del programma FESR 2021/2027, si avvieranno gli interventi di recupero ambientale e valorizzazione naturalistica: dal ripristino della viabilità ciclopedonale all’integrazione dei sentieri già presenti.
Il sindaco Claudio Castello, accogliendo a Chivasso il presidente di Unical Paolo Zelano, ha ringraziato l’azienda per la sensibilità dimostrata. “Restituiamo alla comunità un pezzo di territorio segnato dal passato industriale, oggi rigenerato grazie alla collaborazione tra pubblico e privato. Il Parco del Sabiuné diventa parte attiva della nostra strategia per la biodiversità e contro il cambiamento climatico”.
Soddisfazione anche da parte dell’assessore all’Ambiente Fabrizio Debernardi, che ha evidenziato l’importanza strategica dell’area: “Questo è un risultato storico per Chivasso, frutto di anni di trattative. Ora iniziamo con interventi concreti: riqualificazione ecologica, gestione delle specie invasive, valorizzazione didattica”.
Il presidente Zelano ha confermato l’impegno di Unical e Gruppo Buzzi nella responsabilità sociale: “Con questa cessione rinnoviamo il nostro legame col territorio, contribuendo alla sua valorizzazione ambientale e collettiva”.