
Chivasso: i giudici del Riesame respingono il ricorso della Spatari. “La Torteria” rimarrà chiusa

Il Tribunale del Riesame di Torino ha respinto il ricorso presentato da Rosanna Spatari, titolare della caffetteria “La Torteria” in via Orti a Chivasso, contro il sequestro del locale disposto dalla procura di Ivrea. Il collegio giudicante ha accolto in toto la tesi esposta dal procuratore capo della procura di Ivrea Giuseppe Ferrando che in aula, nel corso dell’udienza, ha fermamente sostenuto la legittimità costituzionale dei decreti emessi dai presidenti del Consiglio Giuseppe Conte e Mario Draghi.
Nel ricorso l’avvocato Alessandro Fusillo del Foro di Roma aveva avanzato dubbi sulla conformità degli atti legislativi adottati dal Governo per fronteggiare il dilagare della pandemia di Coronavirus, ritenendo fossero da considerarsi preminenti le normative europee e i principi costituzionali che tutelano la libertà di impresa e di lavoro. Le argomentazioni della difesa non hanno convinto giudici del Tribunale del Riesame che ha respinto il ricorso avverso l’ordinanza adi sequestro.
A Rosanna Spatri non rimarrà altro da fare che pagare le spese legali e rimanere con il locale sotto sequestro. “La Torteria” di Chivasso dallo scorso mese di ottobre, era divenuto il punto di ritrovo privilegiato di negazionisti, complottisti e no mask. Gli ” aperitivi disobbedienti” avevano attirato simpatizzanti da tutta Italia anche quando il Piemonte era zona rossa e arancione.
La titolare, oltre a collezione circa 150 verbali elevati dalle forze dell’ordine per aver ignorato i Dpcm, aveva anche disatteso il provvedimento di sospensione temporanea dell’attività commerciale disposta dal Prefetto di Torino.
A questo punto, il 6 maggio scorso, la procura di Ivrea ha provveduto al sequestro preventivo del locale per l’inosservanza delle normative in materia di igiene e di sicurezza pubblica.