
Chivasso, hacker smascherato dalla polizia postale e denunciato

Di giorno fa il muratore. Con il calare della sera, si trasforma in un improvvisato hacker. Succede a Chivasso, dove il fondatore di un piccolo gruppo di aspiranti pirati informatici, è stato denunciato (insieme ad un gruppo di minorenni che l’uomo capeggiava) dalla Polizia Postale per il reato di accessi illegali.
Il muratore-hacker ha 41 anni, sposato e padre di due figli e non si può dire che abbia alle spalle un passato non proprio immacolato. Per anni è stato in cella condannato per reati comuni e rapina. Ed è in carcere che ha iniziato a frequentare alcuni corsi di informatica.
Quando è uscito dalla casa circondariale nella quale era detenuto la decisione: diventare un seguace di “Anonymus” e per far questo ha coinvolto alcuni minorenni. In realtà il muratore non aveva intrecciato contatti con veri hacker e, maldestramente, rivendicava i pochi attacchi riusciti ai danni dei sistemi di aziende e società, sul suo profilo Facebook. Gli agenti della polizia postalo hanno individuato la banda e ha notificato le denunce.
La vicenda presenta aspetti ancora nebulosi sui quali gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo. Altre novità potrebbero essere rese note a breve.