
Chivasso e il Canavese piangono Livio Riva Cambrino, ex sindaco e simbolo della sinistra socialista
Si è spento a 85 anni, circondato dall’affetto dei suoi cari, Livio Riva Cambrino, figura storica della politica chivassese e protagonista di una stagione amministrativa segnata da impegno civile e passione socialista. A darne l’annuncio i figli Roberto, Paola e Marco, con le nipoti Daisy e Dorine. I funerali si terranno lunedì 10 novembre alle 15 nel Duomo di Santa Maria Assunta di Chivasso, con tumulazione nel cimitero cittadino.
Nato a Chivasso il 25 giugno 1940, Riva Cambrino fu sindaco dal 30 settembre 1977 al 20 gennaio 1984, espressione della corrente lombardiana del Partito Socialista Italiano, quella sinistra che guardava alla politica come strumento di emancipazione e giustizia sociale. In anni difficili, segnati da tensioni economiche e mutamenti profondi, fu un amministratore rigoroso, vicino ai cittadini, un uomo di dialogo ma fermo nei principi.
Formatosi nel mondo del lavoro e del sindacato, rimase per tutta la vita dalla parte dei più deboli, convinto che libertà e uguaglianza dovessero camminare insieme. Nel 1984 lasciò il PSI craxiano, in dissenso con la deriva mondana che stava assumendo: «Non condivideva la politica dei nani e delle ballerine», ricordano gli amici. Da allora non prese più tessere, ma si definì sempre un socialista autentico, fedele a un ideale che andava oltre le appartenenze di partito.
Accanto alla politica, non mancò mai il suo impegno culturale e civile. Fu autore del volume “Una fraterna amicizia – La Mandria e i soldati polacchi 1918-2015”, in cui univa la curiosità dello storico alla precisione dell’archivista. Nei suoi scritti, come in tutta la sua vita pubblica, traspariva l’amore per la memoria collettiva e per le radici di Chivasso, città che ha sempre difeso e servito con passione.
Scrisse anche contributi dedicati alla storia locale e al ruolo dello sport come strumento educativo e sociale, ribadendo la sua visione di una cultura capace di unire, educare e far crescere la comunità.
Chi lo ha conosciuto lo ricorda come un uomo mite ma determinato, coerente e generoso. «Se ne va una parte di me, ma resta tutto ciò che mi ha insegnato», ha scritto il figlio, ricordandolo con parole che ne sintetizzano l’essenza: sobrietà, intelligenza e dedizione.
Riva Cambrino lascia l’immagine di un sindaco onesto e rigoroso, di un educatore appassionato e di un padre affettuoso. Nella memoria di Chivasso resta il ricordo di un uomo che ha vissuto la politica come servizio, e che ha incarnato un’idea alta e nobile dell’impegno pubblico.
Francesco Sermone