
Chivasso: i carabinieri espugnano in collina il bunker della droga. Due i trafficanti arrestati

Una fabbrica della marijuana, dal seme allo spinello, all’interno di una villa trasformata in un vero e proprio bunker: a portarla alla luce sono stati i carabinieri della compagnia di Chivasso, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Casalborgone e della stazione forestale di Chivasso, a Lauriano. Due le persone arrestate. Si tratta di due italiani, un 33enne e un 37enne, responsabili in concorso del reato di produzione di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica.
Un cancello alto circa due metri, un sofisticatissimo impianto di videosorveglianza con telecamere che controllavano ogni angolo dell’edificio sono stati gli elementi che hanno reso la villa una fortezza quasi inespugnabile. Nella mattinata di ieri, martedì 20 agosto, i carabinieri sono riusciti a espugnare il bunker dopo aver fermato uno dei due trafficanti all’esterno dalla villa.
Nel bunker, uno stabile di due piani, composto da 9 stanze, di cui 7 con pareti rivestite con fogli d’alluminio rifrangente adibite esclusivamente alla coltivazione di sostanza stupefacente con sistema di climatizzazione e 2 adibite all’essicazione con lampade riscaldanti, sono stati rinvenuti 1.264 piante di marijuana, di cui 803 recise e le restanti di altezza variabile tra 70 cm e 2 metri, 38 di infiorescenze di marijuana, varie lampade di riscaldamento da 600 watt, ventilatori e un impianto di climatizzazione alimentato da 8 motori, con allaccio abusivo corrente elettrica su traliccio pubblica via.
La successiva perquisizione alle abitazione dei due produttori ha permesso di sequestrare 132 mila euro, quale provento di illecita attività, e 100 chilogrammi di marijuana.