
Chivasso: canti, balli e cori da stadio nel bar negazionista che ignora multe e chiusure prefettizie

Canti, balli, cori da stadio: anche alle 17,30 di oggi, al bar “La Torteria” di via Orti a Chivasso, che avrebbe essere dovuto chiuso su ordinanza del Prefetto di Torino, ha avuto luogo “l’aperitivo disobbediente”. E anche questa volta davanti e all’interno del locale che non rispetta le norme anti-contagio, divenuto ormai il simbolo della disobbedienza si sono radunati oltre cento persone, giovani e meno giovani, tutti rigorosamente attaccati l’uno all’altro e tutti, ovviamente senza mascherina. Sono gli assertori del concetto che la pandemia non esiste e che i Dpcm della Presidenza del Consiglio sono incostituzionali.
La “ribellione” della titolare del locale Rosanna Spatari è diventata virale attira simpatizzanti provenienti da tutta la provincia di Torino che in questo modo sostengono l’attività del bar che non rispetta le chiusure e le regole sull’asporto delle bevande. “L’Aperitivo disobbediente” era divenuto un problema di ordine pubblico e sanitario, tanto da convincere il sindaco di Chivasso Claudio Castello a chiedere l’intervento del Prefetto di Torino per porre fine a questo fenomeno.
Ma non è servito a nulla, come non sono serviti gli oltre 150 verbali elevati dalle forze dell’ordine. Anzi. Nei giorni scorsi il primo cittadino aveva ricevuto sul suo profilo social insulti e minacce, anche di morte, sulle quali stanno indagando gli agenti della polizia locale. Questa volta le forze dell’ordine non sono intervenute ma si sono limitate a osservare a distanza, l’ennesimo atto di sfida alle istituzioni.