
Chivasso: 25 Aprile “solitario”. Niente corteo ma solo alloro ai piedi del monumento ai Caduti

È sempre Resistenza: oltre settant’anni fa si lottava contro l’occupazione nazi-fascista e oggi si combatte contro il Coronavirus, un nemico invisibile quanto mortale. Ma è pur sempre Resistenza, seppure oggi il termine è carico di altro e mesto significato. Il Comune di Chivasso ha celebrato la ricorrenza in solitaria. E così, in ossequio al decreto emanato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri sul contenimento dell’epidemia le celebrazioni del 25 Aprile si sono svolte all’insegna della più assoluta austerità. Il sindaco di Chivasso Claudio Castello e il presidente dell’Anpi cittadina Vinicio Milani, hanno indossato mascherine e guanti in lattice e hanno deposto una corona d’alloro ai piedi del monumento ai Caduti eretto in piazza d’Armi.
“Oggi – ha ricordato il primo cittadino – ricorre il settantacinquesimo anno dalla Liberazione del nazifascismo in Italia. Questa celebrazione nonché festa, cade in un momento assolutamente eccezionale, mai vissuto prima. Oggi sono chiamato a ricordare questa data, e il destino ha voluto che dovessi farlo in solitudine”. Il sindaco Castello. in un messaggio destinato alla popolazione ha definito l’emergenza Coronavirus una “battaglia che nasce come sanitaria, ma che pervade le nostre vite”.