
Chiaverano: spari nella notte per abbattere i cinghiali. Ed è polemica per le battute di caccia

Gli spari in piena notte hanno bruscamente risvegliato i residenti in frazione Benca di Chiaverano, popoloso comune dell’Eporediese: a fare fuoco sono stati i cacciatori incaricati di effettuare una battuta selettiva al cinghiale. E’ accaduto nella notte dello scorso giovedì 6 settembre. E sono subito si sono scatenate le proteste: in primis di chi è stato spaventato dai colpi d’arma da fuoco e poi quelle di chi è contrario alla caccia. L’invasiva presenza dei cinghiali nel territorio di Chiaverano (ma non solo in quello) è un annoso problema che si ripresenta ogni anno: la fauna selvatica non è gestita come si dovrebbe e gli ungulati, che sono particolarmente prolifici, dilagano distruggendo con le grosse zanne di cui sono provvisti, le coltivazioni.
Sono gli agricoltori a lamentare danni che saranno risarciti chissà quando. E poi c’è il problema che i cinghiali sono sempre più spesso causa di gravi incidenti stradali, non di rado mortali. La caccia selettiva, spiegano in Comune a Chiaverano è al momento l’unico modo per frenare l’eccessiva proliferazione dei cinghiali. Le battute hanno luogo di notte perchè gli ungulati si muovono di preferenza nelle ore notturne e invadono, campi e giardini, distruggendo e divorando quanto trovano sul loro passaggio.
La caccia selettiva si svolge nel rispetto della normativa vigente e la comunicazione viene effettuata in questura con largo anticipo. L’amministrazione comunale si scusa per l’allarme provocato dagli spari delle doppiette delle squadre di volontari che partecipano alle battute di caccia e cercherà, per quanto possibile di avvertire in anticipo la popolazione per evitare spiacevoli e bruschi risvegli.