
Castellamonte: raccolta di firme per tutelare i “Monti Pelati” e frenare l’ampliamento della discarica

Castellamonte: raccolta di firme per tutelare i “Monti Pelati” e frenare l’ampliamento della discarica
Castellamonte si trova nuovamente al centro dell’attenzione mediatica per la questione ambientale che riguarda la discarica di Vespia. Il dibattito si è riacceso a seguito di una petizione lanciata dal Comitato La Voce dei Monti Pelati, che ha raccolto firme per l’ampliamento della riserva naturale dei Monti Pelati, un gioiello di biodiversità e geologia. Questa mossa, sebbene presentata come un tentativo di valorizzare l’area, sembra avere anche l’intento, seppure non espresso chiaramente, di bloccare l’espansione dell’impianto di smaltimento rifiuti.
La discarica di Vespia, operativa dal 1994 e gestita da Agrigarden Ambiente dal 2018, è situata in una vecchia cava di argilla e si occupa dello smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi. Con una capacità totale di circa 738.000 metri cubi, di cui 84.150 ancora disponibili, l’impianto ha avuto la sua quota di controversie, in particolare per le accuse di sversamenti illeciti nel vicino torrente Malesina, che l’azienda ha sempre categoricamente negato.
Il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, ha accolto con favore l’iniziativa del comitato, lodando la raccolta firme come espressione di “una sana sensibilità nei confronti del territorio”. Ha inoltre ribadito l’opposizione dell’amministrazione comunale a qualsiasi progetto di ampliamento della discarica, sottolineando che l’impianto dovrebbe cessare le sue attività nel 2026. Il sindaco ha chiarito che il Comune non permetterà l’installazione di nuovi impianti di smaltimento vicino alla riserva naturale e ha espresso un rifiuto categorico verso ogni forma di espansione.
In un contesto di crescente consapevolezza ambientale, la posizione del Comune riflette un impegno verso la ricerca di alternative sostenibili. Il sindaco ha menzionato la possibilità di collaborare con aziende ecologiche per l’installazione di pannelli fotovoltaici, una soluzione che potrebbe rappresentare un passo avanti verso l’autosufficienza energetica e la tutela dell’ambiente.
Il primo cittadino ha invitato il comitato a un dialogo costruttivo e rispettoso con l’amministrazione, sottolineando l’importanza di lavorare insieme per il bene comune e la salvaguardia del patrimonio naturale di Castellamonte.