Solo teoria. Niente pratica. Accade al liceo artistico “Felice Faccio” di Castellamonte. Il motivo? Da due settimane l’Istituto non può più disporre delle attrezzature per modellare e lavorare la “terra rossa”, ossia l’impasto argilloso che ha reso famose nel mondo le ceramiche castellamontesi. I torni sono fermi per ragioni di sicurezza e i banchi tecnici, danneggiati, sono in riparazione.

Un’impasse che non piace agli studenti che si sono visti annullare le lezioni di laboratorio e alle famiglie che temono pensanti contraccolpi nella preparazione dei figli in vista del prossimo esame di maturità. In effetti non hanno tutti i torti: quella di ceramica è una delle prove pratiche previste dall’esame. Le famiglie, inviperite, puntano il dito sulla direzione didattica che avrebbe commesso l’errore di non avvertire preventivamente insegnanti e studenti dei lavori di manutenzione relative alle strutture. Se il problema non si risolverà positivamente a breve, i genitori dei cinquanta studenti sono più che decisi a chiedere un incontro urgente con la dirigenza dell’Istituto per verificare se in effetti le attrezzature sono in riparazione.

Il preside Ennio Rutigliano prende atto del disagio e getta acqua sul fuoco assicurando che i lavori oggetto delle infuocate polemiche fanno parte di una piano di manutenzione preventivato. Le lezioni di laboratorio dovrebbero riprendere regolarmente nel giro di qualche giorno. Ma i genitori, per prudenza, non sotterrano ancora l’ascia di guerra.