
Castellamonte: i “furbetti dei rifiuti” colti con le mani nel sacco. Adesso pagheranno multe salate
Sono stati letteralmente colti con le mani quasi nel sacco. Sono residenti a Torino, ma il loro domicilio è ubicato nella zona a nord del Canavese, i “furbetti dei rifiuti”. Sono coloro che, passando in frazione Filia di Castellamonte, sentono il bisogno irrefrenabile di lasciare a bordo strada i sacchetti della spazzatura. Era già successo una settimana fa: il vicesindaco di Castellamonte, Giovanni Maddio, aveva dato vita a una iniziativa di bonifica del territorio a titolo volontario. A distanza di ventiquattro ore ecco che gli abitué del pattume hanno pensato bene di lasciare un ricorso tangibile del loro passaggio creando un’altra discarica abusiva.
Questa volta ad intervenire sono stati gli agenti della polizia municipale di Castellamonte che muniti di guanti in lattice hanno aperto i sacchetti rovistando nella spazzatura e, tra altre cose interessanti è saltata fuori una fattura intestata giudicata molto interessante che ha consentito agli agenti di risalire all’identità e al domicilio di chi ha l’abitudine di scaricare il pattume laddove non si può e che, adesso, rischia di pagare una salata sanzione pecuniaria. Abbandonare i rifiuti in ogni dove è soprattutto una questione di cultura e di educazione civica, oltre che di responsabilità.
I costi di bonifica effettuati dalla Teknoservice, la società che ha in appalto la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti dei 51 comuni dell’Alto Canavese e delle tre ex Comunità collinari, ricadono sulle spalle di quegli utenti diligenti che la raccolta differenziata la fanno sul serio e a costi quasi proibitivi.
E che alla fine debbano anche pagare costi aggiuntivi per colpa di irresponsabili incivili, non è proprio giusto.