
Castellamonte: i dossi sono troppo alti e vanno rifatti. E’ polemica sui dissuasori definiti “elettorali”

Quei dossi antivelocità a Castellamonte sono nati all’insegna della polemica e finiscono ancora peggio perché alla fine si è scoperto che i manufatti in catrame realizzati sulle strade cittadine sono stati sbagliati dalla società che aveva vinto l’appalto. E’ da ieri che sui social infuria una rovente polemica innestata dal consigliere di minoranza Pasquale Mazza e da tanti cittadini che lamentavano come i dossi non fossero a norma. Nella mattinata di venerdì 7 aprile i tecnici del Comune hanno effettuato un sopraluogo per verificare la fondatezza delle tante lamentele giunte anche all’amministrazione.
Il risultato? Sconfortante. Quattro dossi su cinque superavano abbondantemente la prevista altezza di 5 centimetri . E adesso? La ditta dovrà provvedere a rifare (a sue spese) i dossi stradali e con i materiali previsti dal capitolato d’appalto e non in asfalto. L’amministrazione è stata accusata dal consigliere Pasquale Mazza di aver voluto realizzare dossi elettorali per accattivarsi le simpatie degli elettori. Il vicesindaco Giovanni Maddio ha escluso categoricamente che sia così: l’amministratore ha sottolineato che il progetto risale al mese di giugno 2016 e che, quindi, non si tratta di opere elettorali.
La decisione di installare i dissuasori stradali a Castellamonte è stata assunta dal Comune per dare seguito alle numerose lamentele riguardanti l’eccessiva velocità delle auto avanzate da numerosi cittadini. D’altro canto, ha concluso il vicesindaco, l’essere favorevoli o contrari è perfettamente legittimo. Quel che conta è la sicurezza dei pedoni. E neca caso contestato sull’altezza dei dossi, anche quella degli automobilisti.