
Casi di malaria all’ospedale di Chivasso. Due fratelli appena giunti dal Sudan ricoverati a Torino e Asti

Erano appena giunti dal Sudan a Caluso per riabbracciare il padre che non vedevano da anni ma per due fratelli sudanesi di 18 e 14 anni, il viaggio si è concluso all’ospedale di Chivasso dove i medici hanno scoperto che i ragazzi avevano contratto la malaria. I due ragazzi erano giunti a Caluso nella giornata di sabato 30 dicembre ma nella serata di domenica 31 si sono presentati al pronto soccorso del presidio ospedaliero in preda ad un malessere che non riuscivano a definire. Subito dopo aver formulato la diagnosi, i medici dell’Asl hanno attivato la procedura prevista in questi casi.
Dopo la profilassi prevista dal protocollo sanitario, uno dei ragazzi è stato trasportato all’ospedale infettivo Amedeo di Savoia di Torino mentre il fratello è stato ricoverato nel reparto medicina infettiva dell’ospedale di Asti. L’Asl To4 ha rimarcato che non esiste alcun rischio di contagio dato che il parassita inoculata dalla zanzara femmina della specie anofele non si trasmette da uomo a uomo.
La malaria è una malattia infettiva provocata da un agente patogeno denominato plasmodio: un parassita endemico comune in alcune zone del pianeta, in particolare in quelle tropicali. Si stima che in tutto il mondo ogni anno si verifichino 500mila nuovi casi d’infezione, con decine di migliaia di viaggiatori infettati che sviluppano la malaria.