
E’ di Caselle uno dei tre Babbi Natale che animano il villaggio degli elfi in piazza d’Armi a Torino

Ha 73 anni, Luigi Bortolaso: per tutta la vita ha fatto il fornaio lavorando con orari quasi impossibili, fa parte di un gruppo storico e da quando è in pensione ha impersonato più volte Babbo Natale e ha partecipato in qualità di comparsa ad alcuni fil girati sotto la mole. Luigi Bortolaso è in questi giorni antecedenti le festività uno dei tre Babbi Natali che animano il Villaggio degli Elfi allestito in piazza d’Armi a Torino. Una folta barba bianca gli incornicia il viso rubicondo e sereno: c’è qualcosa in lui che ricorda Kris Kringle il protagonista del film “Miracolo nella 34ma strada” interpretato da sir Richard Attenborough. Luigi Bortolaso è più che soddisfatto di interpretare un ruolo che ritiene magico.
Indossare i panni di Santa Klaus è stato il sogno della sua vita: da piccolo, nel paese del Polesine dal quale proviene, in anni in cui imperava la miseria, ha trascorso tante e tante ore ad attendere quel Babbo Natale che non arrivava mai. E la sua presenza nel villaggio natalizio, come nel film sta riscuotendo un grande successo. In piazza d’Armi, nel villaggio lavorano circa duecento persone, tra tecnici, commercianti dello Street Food, ragazzi che impersonano gli elfi e che corrono indaffarati dall’ufficio postale dove vengono smistate le letterine natalizie dei bambini torinesi e la fabbrica dei giocattoli.
La presenza dei tre Babbi Natale è una sicura attrazione: rassicuranti, sorridenti, accolgono i più piccini prestando orecchio alle loro richieste. Per Luigi Bortolaso, interpretare il ruolo di Babbo Natale è il coronamento di un sogno nutrito in un infanzia povera e, nel contempo, vedere lo stupore brillare negli occhi spalancati dei bambini che si recano al villaggio natalizio è una soddisfazione che non ha prezzo.