
Caselle: sequestrato per un debito di 1.500 euro. Il padre paga e poi denuncia due giovani. Arrestati
Doveva 1.500 euro per un verosimile acquisto di sostanze stupefacenti e i creditori per recuperare il denaro dovuto, lo avevano addirittura sequestrato ma alla fine sono stati arrestati. E’ accaduto nei giorni scorsi a un giovane residente a San Maurizio Canavese, figlio di un artigiano 48enne. Nei guai sono finiti un giovane di 22 anni residente a Borgaro e un 18enne di San Maurizio Canavese: dovranno rispondere di estorsione in concorso, sequestro di persona a scopo di estorsione e detenzione abusiva di materiale eplodente.
A far scattare le manette ai polsi dei due “rapitori” in strada Aeroporto a Caselle, sono stati i carabinieri della tenenza di Ciriè e del nucleo operativo della Compagnia di Venaria Reale. Il giovane sequestrato è stato rilasciato soltanto quando il padre ha coinsegnato alla coppoia una porima tranche di 300 euro e promettendo di consegnarne altri 500 al più presto. Ma quando è giunto di effettuare il secondo pagamento al posto dell’artigiano si sono presentati i carabinieri. A denunciare i due malviventi è stato il padre del ragazzo sequestrato. Gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto nell’auto dei due sequestratori ben 28 petardi ‘Thunder’. Da qui la denuncia per detenzione abusiva di materiale esplodente.