
Caselle, rubavano auto lusso destinate i nuovi ricchi del Maghreb. Oltre venti patteggiamenti
Le auto di lusso rubate nel parcheggio dello Juventus Stadium e nelle aree di sosta degli aeroporti di Caselle e di Milano-Malpensa, erano destinate al Maghreb: ai nuovi signori della droga, della guerra, ovvero a coloro che vivono nel lusso pagato con i proventi di oscuri traffici. E’ nel Nord Africa che le Mercedes, Bmw e Land Rover rubate finivano dopo essere state rinchiuse nei container e caricate nelle stive delle navi in partenza dalla Spagna e dirette nei porti del Maghreb.
Per la banda specializzata nel furto e trasporto delle auto di lusso che aveva ramificazioni in tutta Europa (sgominata dalla polizia stradale), la procura di Torino aveva richiesto 27 rinvii a giudizio. Quasi tutti componenti l’organizzazione hanno patteggiato pene che vanno dai due ai quattro anni di reclusione. Tra i condannati spiccano i nomi del torinese Vincenzo Caivano di 59 anni (quattro anni e tre mesi) e Youssef Zakaria, marocchino di 35 anni (quattro anni e due mesi).
Dall’inchiesta è uscito di scena, invece, Wahid Abboud, un marocchino di 45 anni che si trova in carcere in Belgio: l’uomo è considerato dagli investigatori di tutta Europa la mente di tutta l’organizzazione. Un uomo che ha contatti con potenti e pericolosi esponenti della malavita maghrebina e che possiede la capacità di mettere in piedi dal nulla un’organizzazione criminale capace di compiere furti per milioni di euro e di tenere i contatti con clienti e ricettatori.