
Caselle, l’ex sindaco Giuseppe Marsaglia condannato con l’accusa di tentata concussione

L’accusa è di tentata concussione e per questo reato l’ex sindaco di Caselle Giuseppe Marsaglia è stato condannato in primo grado a una pena detentiva di un anno e quattro mesi. La sentenza è stata pronunciata questa mattina al tribunale di Torino. Il pubblico ministero Gianfranco Colace aveva richiesto una condanna a un anno e otto mesi di carcere. Secondo l’accusa l’ex cittadino di Caselle, all’epoca dei fatti assessore ai Lavori Pubblici durante l’amministrazione del sindaco Luca Baracco, avrebbe detto al titolare di un’azienda che aveva richiesto al Comune la costruzione di una rotonda per agevolare l’entrata e l’uscita dal centro commerciale, il rinnovo di due contratti di lavoro per favorire concittadini casellesi. Una delle conversazioni sarebbe stata registrata dal progettista della società di bricolage e conterrebbe una frase ritenuta sospetta. La conversazione è finita agli atti dell’inchiesta.
Il giudice, nel condannare l’ex amministratore ha accolto l’impianto accusatorio. Dopo la denuncia del prtofessionista, la Guardia di Finanza aveva sequestrato tutta la documentazione relativa alla realizzazione della rotatoria che avrebbe dovuto sorgere tra strada Grangiotti e la strada provinciale per Ciriè. Quando aveva ricevuto l’avviso di garanzia Giuseppe Marsaglia si era dimesso dalla carica di sindaco e si era avvalso del rito ordinario e non di quello abbreviato perché era convinto dei poter dimostrare la sua innocenza. L’ex amministratore continua proclamarsi estraneo ai fatti che gli vengono addebitati. Adesso, quando il giudice depositerà le motivazioni della sentenza, il legale di Marsaglia presenterà ricorso in Appello.