
Caselle: l’aeroporto scivola al 14° posto nella classifica degli scali italiani. La Sagat: “Recuperemo”

L’aeroporto di Caselle non va affatto bene: lo dimostrano i dati diffusi da Assaeroporti che ha reso noto il consuntivo dei dati di traffico del 2018: nessuna particolare sorpresa rispetto alle attese, Caselle ha chiuso il 2018 a quota 4,085 milioni di passeggeri in calo del 2,2% rispetto al 2017, in un anno in cui il mercato Italia è cresciuto del +5.9%. A seguito di questo calo, Caselle scivola nuovamente dal tredicesimo al quattordicesimo posto della graduatoria degli scali italiani per traffico: viene superato anche da Cagliari, aeroporto che sta mettendo a punto una serie di colpi invidiabili grazie alle politiche commerciali vincenti di David Crognaletti.
Esaminando i dati forniti da Assaeroporti, si vede come Caselle sia stato l’unico scalo italiano tra i primi 20 ad andare in negativo in maniera significativa insieme a Milano Linate (scalo monopolizzato da Alitalia).
Le ragioni di questo calo sono state ampiamente trattate nel corso dell’anno: da un lato pesa non poco la perdita di compagnie importanti come Turkish Airlines, Tarom e Luxair, dall’altra il calo di Alitalia e gli alti e bassi di Blue Air, che è tornata a crescere negli ultimi mesi dopo un’estate sotto tono.
La scorsa stagione invernale è partita bene grazie ai nuovi ski charter inaugurati a dicembre dello scorso anno, ma rimangono molte incognite sull’orario estivo 2019: Blue Air sta procedendo a rilento con il caricamento degli operativi, manca quasi interamente la programmazione di Blue Panorama su cui erano stati annunciati numerosi nuovi voli estivi anche durante la recente audizione di Barbieri in Consiglio Comunale (si era parlato di Turchia, Grecia, Egitto, Sud Italia), manca all’appello il volo Aegean per Atene, che renderà la Grecia clamorosamente irraggiungibile nell’estate 2019, il tutto nella totale assenza di novità estive da altri vettori.
La Sagat, società che gestisce lo scalo aeroportuale, guidata da inizio anno dall’amministratore delegato Andrea Andorno, rimarcano che i dati relativi al mese di giugno 2019 registrano una significativa “tenuta “.
A giudizio dell’azienda non ci sarebbero peggioramenti e “il progressivo 2019 è meno 0,7 per cento: l’anno è lungo, ci possono essere margini di recupero”.