
Caselle, la procura chiede la condanna per l’ex sindaco Marsaglia accusato di concussione

Un anno e otto mesi di reclusione. E’ la richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero Gianfranco Colace della Procura di Torino nei confronti dell’ex sindaco di centrosinistra di Caselle Torinese Giuseppe Marsaglia. L’accusa è di tentata concussione.
Il fatto: secondo la pubblica accusa, Marsaglia avrebbe pronunciato una frase considerata sospetta rivolta ad un professionista che opera in zona, titolare di un’azienda che ha vinto l’appalto per la costruzione di una rotonda. Poche parole, giudicate però dagli inquirenti così sospette da costargli un avviso di garanzia prima e un processo dopo.
Il professionista aveva sporto denuncia. Gli agenti della Guardia di Finanza su incarico della Procura, avevano sequestrato negli uffici comunali i documenti della rotatoria incriminata che avrebbe dovuto essere realizzata tra strada Grangiotti e la strada provinciale che porta a Ciriè. Anche l’abitazione privata di Giuseppe Marsaglia è stata perquisita più volte.
Quando ha ricevuto l’avviso di garanzia Giuseppe Marsaglia si è dimesso dalla carica di sindaco. L’ex primo cittadine chiarisce di essere perfettamente sereno e conscio di non aver fatto nulla di male. Per questo, spiega, ha scelto il rito ordinario: per poter spiegare al giudice la sua versione dei fatti contestati. La sentenza dovrebbe essere emessa entro la fine del corrente mese di novembre.