
Caselle: grazie al fiuto del cane “Zeby” i finanzieri hanno recuperato 200 mila euro non dichiarati
Quattordici persone. Tutte straniere. Quattordici “furbetti” che cercavano di introdurre o esportare denaro non dichiarato ai funzionari doganali. L’infallibile fiuto del cane “Zeby” della Guardia di Finanza in servizio all’aeroporto di Caselle ha colpito senza sbagliare un colpo: in due settimane le fiamme gialle hanno recuperato 200 mila euro non dichiarati alla dogana.
Gran parte dei soggetti, ai quali è stata comminata una salata sanzione amministrativa, sono di ferente nazionalità. Asiatici quelli in partenza, nordafricano quelli, invece, in partenza. Nelle successive indagini compiute sulla posizione fiscale dei soggetti individuati, si è scoperto che sei di questi sono evasori totali, mentre gli altri otto hanno dichiarato redditi del tutto irrisori e discordanti che la quantità di denaro che cercavano di importare o di esportare.
Si sospetta, ne caso di questi ultimi, che le banconote sequestrate possano essere frutto di traffici poco leciti e di lavoro eseguito in nero. Dall’inizio dell’anno, nell’ambito della quotidiana azione di prevenzione degli illeciti amministrativi valutari, la Guardia di Finanza aeroportuale ha rilevato un flusso monetario che ammonta a oltre tre milioni di euro e sono state intercettate, nel corso di accurati controlli, oltre un milione e centomila euro.