
Caselle: è giallo sull’uomo annegato nella roggia. S’indaga per omicidio preterintenzionale
Il ritrovamento del cadavere di un uomo di 57 anni riverso in un canale d’irrigazione nella campagna tra Borgaro e Caselle aveva destato qualche sospetto iniziale, ma la vicenda venne archiviata come una morte accidentale, causata da un malore fulminante che non aveva lasciato scampo all’uomo. La vicenda risale al 3 agosto scorso. A scoprire il cadavere era stato un agricoltore. Salvatore Tolone, di origine calabrese e residente a Caselle, la sera del 2 agosto, si era allontanato da casa dopo un litigio in famiglia e si era recato nel piccolo appezzamento di terreno che coltivava con cura.
Adesso, sulla base dei riscontri emersi dopo l’autopsia, la procura di Torino ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Il medico legale, infatti, ha riscontrato sulla testa dell’uomo una ferita sospetta. L’ipotesi formulata è quella che la vittima sia stata colpita alla testa e lasciata riversa sul canale di irrigazione dove è annegata. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri coordinati dal pm Chiara Maina: le ipotesi sono molteplici ma è probabile che dopo essersi allontanato da casa, Salvatore Tolone sia stato avvicinato, mentre vagava per i campi, da qualcuno che lo ha colpito alla testa con un corpo contundente. Forse per per un violento litigio.
Gl’investigatori hanno interrogato i famigliari della vittima, conoscenti e vicini di casa, ma al momento non sarebbe emerso nessun dettaglio utile alle indagini. Inquirenti e carabinieri, in ogni caso, non tralasciano nessuna pista neanche quella che l’uomo sia caduto accidentalmente nel canale e che si sia procurata la ferita durante la caduta nella roggia. L’esame autoptico ha rilevato la presenza nel sangue dell’uomo di un tasso alcolemico ben superiori alla norma.