
Caselle: blitz degli anarchici contro la Turkish Airlines. In dieci costretti all’obbligo di firma

Il blitz aveva avuto luogo il 25 settembre del 2015 all’atrio dell’aeroporto di Caselle e aveva bloccato il traffico aereo per un’ora. Oggetto dell’accesa contestazione era stata la linea aerea Turkish Airline: il gruppo di anarchici aveva espresso in questo modo la sua solidarietà verso il popolo curdo perseguitato dalla Turchia e che può contare su un forte presidio in Piemonte e in Alta Val di Susa.
Per quell’episodio una decina di contestatori dovranno recarsi in caserma per firmare il registro presenze per due volte al giorno. La misura cautelare è stata decisa dal Gip su richiesta del procuratore aggiunto Antonio Rinaudo.
Gli antagonisti che avevano occupato l’ufficio della Compagnia di bandiera turca devono rispondere dell’accusa di violenza privata. Una trentina di persone aveva protestato contro il presidente Erdogan in solidarietà con la resistenza curda esibendo uno striscione e distribuendo volantini.
Tutti i partcipanti alla manifestazione di protesta erano stati identificati dalla Digos. Tra i destinatari della misura ci sono antagonisti torinesi, della Valle di Susa e della provincia di Cuneo.