
Caselle: ingoia un punteruolo a scuola e rischia la vita. Il giudice condanna il ministero

Aveva ingoiato un punteruolo mentre si trovava a scuola e per questo aveva rischiato la vita: dopo cinque anni il tribunale di Torino ha condannato il ministero della Pubblica Istruzione a a versare alla famiglia di Andrea che adesso ha dieci anni la somma di 80mila euro a titolo di risarcimento. L’episodio ha avuto luogo alle 14,30 nel mese di ottobre del 2012. Il bambino a quel tempo frequentava la scuola materna “Andersen” di Caselle.
Dopo aver ingoiato il punteruolo che la maestra aveva appena consegnato ai bambini per effettuare la punteggiatura, Andrea fu immediatamente trasportato all’ospedale “Regina Margherita” di Torino dove fu sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico durato quattro ore per estrarre il punteruolo dallo stomaco del bambino. I genitori dopo quel grave episodio decisero di sporgere denuncia e dopo cinque anni il giudice emesso in sede civile la sentenza risarcitoria.
Il ministero deve pagare, in estrema sintesi, perché pur essendo legittimo l’uso dei punteruoli per la punteggiatura a scuola fondamentale è stata, nel caso, la disattenzione dell’insegnante. Il perito d’ufficio incaricato dal tribunale ha accertato che il bambino ha subito un danno permanente e un’invalidità del 16 per cento.
(Immagine di repertorio)