
I carabinieri rintracciano a Chivasso il padre del bambino di Moncalieri non registrato all’anagrafe
E’ stato rintracciato in un albergo di Chivasso, il padre del bambino torinese che per la società non esisteva. La notizia aveva tenuto banco per alcuni giorni su tutti i notiziari. Il bambino di sette anni di Moncalieri non era mai stato battezzato, non era mai stato registrato all’anagrafe all’atto della nascita e non aveva mai frequentato la scuola. Un vero e proprio “fantasma”: un bambino sconosciuto a tutti. E adesso i carabinieri hanno rintracciato il padre in un albergo di Chivasso. A mettere gli uomini dell’Arma sulla pista dell’uomo era stata una telefonata che questi aveva effettuato ai carabinieri della Compagnia di Chivasso, nella quale manifestava l’intenzione di farla finita. Gl’investigatori avevano individuato la posizione del telefono cellulare usato dal padre del bambino.
Nel momento in cui aveva telefonato di trovava nel parco del Mauriziano, alle periferia della città, in direzione di Brandizzo. In pochi minuti le “gazzelle” dei carabinieri si sono recate sul posto ma l’uomo, però, aveva già fatto perdere le proprie tracce. I carabinieri non hanno desistito e il giorno seguente, poco prima di mezzogiorno lo hanno rintracciato l’aspirante suicida in un hotel in piano centro città. L’uomo è stato accompagnato in ospedale dove i medici stanno valutando le sue condizioni psicofisiche.
Sia lui che la compagna, comunque, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per non aver mai registrato il figlio all’anagrafe e per non avergli fatto frequentare, come prevede la legge, la scuola dell’obbligo. Una vicenda, assurda, che ha dell’incredibile e della quale è stato inconsapevole protagonista un bimbo che non esisteva.