
Canone Rai: “sforbiciata” del 30% nel “Decreto Sostegni” per pub, ristoranti e alberghi

Uno sconto del 30% sul canone Rai relativo all’anno in corso per pub, ristoranti, alberghi e strutture ricettive. La misura finanziaria è stata adottata nel “Decreto Sostegni” varato da Governo Draghi. L’obiettivo è quello di attenuare il disagio economico causato dalla pandemia di Coronavirus. I canoni “ridotti” spettano a chi detiene apparecchi per le trasmissioni radiotelevisive, impiegati a scopo di lucro negli esercizi pubblici come, ad esempio, alberghi, hotel, villaggi turistici, campeggi, case vacanze, bed & breakfast, pub, bar, e ristoranti.
Il testo del decreto, al comma 6, articolo 6, stabilisce inoltre che tutti quegli esercizi che hanno già versato la loro quota per i primi tre mesi dell’anno possono eventualmente richiedere il rimborso. Questo andrà richiesto all’Agenzia delle Entrate, la quale provvederà a registrare un credito d’imposta per l’anno in corso pari al 30% di quanto è già stato corrisposto. Il Governo ha stimato che il costo dei rimborsi dovrebbe aggirarsi attorno ai 25 milioni di euro e ha provveduto a intestare tale somma all’Agenzia delle Entrate, la quale provvederà ad effettuare il rimborso a favore della Rai il cui bilancio aziendale non dovrebbe comunque subire perdite.
Il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore” sottolinea che per quanto concerne gli abbonamenti presso le strutture ricettive quali gli alberghi, i villaggi turistici, i campeggi, i bar e i ristoranti “la forbice delle somme da pagare va da 195,87 euro per chi, qualunque sia la categoria dell’impianto, usa un solo apparecchio televisivo, a 6.528,27 euro per gli alberghi con 5 stelle e con cento o più camere. Nella categoria che paga l’importo più basso sono compresi anche i negozi, mense aziendali, studi professionali, circoli, associazioni e sedi di partiti politici. Per le strutture che utilizzano solo apparecchi radiofonici la quota annua da versare scende ed è pari a 28,79 euro.
C’è poi il canone speciale dovuto per l’uso degli apparecchi televisivi nei cinema, teatri, discoteche e negli altri locali a questi assimilabili: in questo caso l’importo è compreso tra 243,51 e 315,97 euro, anche in questo caso in base alla categoria della struttura. Gli importi riportati nelle tabelle sono calcolati al netto della tassa di concessione governativa o comunale e Iva”.