
Il Canavese torna alla ribalta con lo sceneggiato “Sacrificio d’Amore” in onda su Canale 5

Dopo anni di assenza il Canavese torna sul piccolo schermo grazie allo sceneggiato televisivo in 21 puntate “Sacrificio d’Amore” in onda da domani sera, venerdì 8 dicembre alle 21,95 su Canale 5. Sono romai reascorsi ben quindici anni dai fsti di Elisa di Rivombrosa e molte cose sono accadute da allora e non tute positive, come la chiusura ad esempio del centro di produzione Telecittà di San Giusto Canavese. Grazie al progetto televisivo targato Endemol-Mediaset, il Canavese torna protagonista in un’appassionante vicenda ambientata nei primi anni del Novecento che ruota intorno a Brando (Francesco Arca), un cavatore di marmo a Carrara che si batte per i diritti dei lavoratori e che è innamorato di Silvia, una bella e caritatevole infermiera volontaria (Francesca Valtorta), moglie di Corrado (Giorgio Lupano), ingegnere minerario e proprietario delle cava. La vicenda, appassionante e ricca di colpi di scena si dipanerà nelle 21 puntate che costituiscono la fiction televisiva.
Molte delle scene sono state girate in location tutte canavesane: il castello ducale di Agliè che ha fatto da contorno all’appassionante storia d’amore tra Elisa di Rivombrosa e il conte Fabrizio Ristori, i suggestivi angoli di San Giusto Canavese, Mazzè, Mercenasco e Carema. E non è tutto: per l’occasione gli studi di Telecittà (che per anni hanno ospitato la soap Centovetrine), hanno riaperto i battenti e si spera che il polo di produzione televisivo possa tornare a lavorare a pieno ritmo. Alla realizzazione della fiction hanno preso parte anche tanti bravi attori canavesani e piemontesi e molte comparse nei panni dei popolani toscani.
Gli esterni di Sacrificio d’Amore sono stati girati nelle storiche e secolari cave di marmo della famiglia Corsi, in Valle d’Aosta e nelle Alpi Svizzere. Nella fiction ha recitato anche l’attore e giornalista canavesano Stefano Saccotelli (nella foto in basso), che in “Sacrificio d’Amore” interpreta il ruolo di Filippo.
Se la fiction otterrà il successo che tutti si augurano, è probabile che il Canavese torni ad ospitare il sequel dello sceneggiato televisivo.