
Canavese, sequestrate undici case abusive, terreni e auto. Nei guai nove nomadi sinti piemontesi

Stretto giro di vite dei carabinieri nei confronti di alcune famiglie Sinti piemontesi residenti in Canavese e in alcuni comuni delle Valli di Lanzo. Il blitz è scattato nella giornata di ieri, sabato, 25 marzo, sotto il coordinamento della procura di Ivrea. I carabinieri hanno sequestrato undici beni tra immobili, auto, esercizi commerciali e terreni a Carlo Canavese e Villanova Canavese.
E ancora: in frazione Tedeschi a Leinì gli uomini dell’Arma hanno posto i sigilli a quattro abitazioni in via Pogliani perché gli edifici erano stati realizzati senza aver richiesto la licenza edilizia. Altre sette case sono state sequestrate a Villanova Canavese.
Tutte le abitazioni, costruite su terreni di proprietà degli indagati, saranno successivamente demolite. In questo contesto le indagini della procura eporediese avrebbero consentito agli inquirenti di scoprire false dichiarazioni dei redditi che, con ogni probabilità, celano il riciclaggio di denaro di provenienza illecita.
Il tribunale di Ivrea ha concesso su istanza del sostituto procuratore della Repubblica Alessandro Gallo e del procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando, provvedimenti di sorveglianza speciale per nove nomadi che, attualmente, si trovano agli arresti domiciliari.