
Canavese, segnali di rallentamento per l’industria nel terzo trimestre 2025: fiducia in calo, ma investimenti in ripresa
Il terzo trimestre 2025 si apre con aspettative in calo per le imprese industriali del Canavese, secondo quanto emerso dall’Indagine Congiunturale sul periodo luglio-settembre condotta da Confindustria Canavese. In controtendenza, invece, il comparto dei servizi mostra una sostanziale tenuta e segnali di crescita, soprattutto per quanto riguarda redditività e occupazione.
A pesare sul clima di fiducia sono diversi fattori: dall’incertezza generata dalle tensioni internazionali e dai negoziati ancora in corso sui dazi UE-USA, fino alla delicata transizione elettrica del settore della mobilità. A questi si somma il fisiologico rallentamento estivo legato a ferie e chiusure aziendali.
I numeri parlano chiaro: il Saldo Ottimisti-Pessimisti (SOP) relativo a produzione e ordini totali si attesta a -12,8, quello della redditività a -6,9 e l’export rimane in terreno negativo con -6,1. Quasi in equilibrio, invece, il dato sull’occupazione (SOP -2,6), mentre cresce il numero di imprese che prevede il ricorso alla cassa integrazione, pari al 16%, in aumento rispetto al trimestre precedente.
Dal punto di vista dei costi, crescono i prezzi delle materie prime (per il 32,9% delle imprese) e quelli legati a logistica e trasporti (33,8%), mentre risultano stabili i costi dell’energia per il 57,5% delle aziende. Si registra anche un ritardo negli incassi per il 26,3% delle imprese.
Non mancano, tuttavia, elementi di ottimismo. La previsione di investimenti nei prossimi 12 mesi mostra segnali positivi: il 24% delle imprese ha in programma investimenti significativi, mentre un 46,7% prevede interventi marginali. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 76%, con una lieve flessione rispetto al trimestre scorso.
«I risultati di questa ultima indagine confermano il 2025 come un anno piuttosto difficile per l’economia del territorio – commenta Paolo Conta, Presidente di Confindustria Canavese –. Non si può nascondere che le imprese stiano attraversando una delicata fase di transizione, con un clima di incertezza che non è uniforme per tutti i settori. Registriamo però anche valori positivi, soprattutto per le imprese dei servizi. Un’eventuale ripresa o il perdurare delle difficoltà dipenderà dall’evoluzione delle tensioni internazionali e dalla capacità delle nostre aziende di continuare ad investire e aprirsi a nuovi mercati. Confindustria Canavese lavora costantemente al fianco delle imprese per supportarle in questa fase delicata».