
Canavese: l’Aeronautica smentisce la presenza di Ufo. “Il boato provocato da due Tornado in volo”

Nessun Ufo né tantomeno fenomeni che potrebbero essere catalogati come X -Files: per l’aeronautica Militare il boato sentito distintamente da centinaia di persone la sera del 6 giugno nei cieli del Canavese è da addebitarsi al passaggio di due aerei Tornado in volo a bassa quota sul territorio di Corio Canavese. Il boato è stato avvertito anche a decine di chilometri di distanza nei comuni di Rivara e Forno Canavese. La risposta dell’Aeronautica è giunta soltanto ieri su sollecitazione del procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando che aveva aperto un fascicolo sulla scorte delle tante segnalazioni ricevute dalla procura eporediese.
La nota dell’Aeronautica Militare è giunta dopo un mese di assoluto silenzio nonostante gli organi di informazioni locali e regionali avessero segnalato l’inconsueto fenomeno. Quella sera del 6 giugno, intorno alle 23,00 in molti avrebbero visto due caccia che inseguivano un oggetto luminoso che si muoveva a grande velocità. L’Aeronautica ha ammesso (?) che si trattava di un’esercitazione e che la luce accecante e il frastuono udito da molte persone sarebbero state semplicemente causati dal passaggio a tutta velocità dei due Tornado decollati da Caselle. Sulla vicenda i parlamentari del Pd Francesca Bonomo e Davide Gariglio, avevano presentato alcune interrogazioni in Parlamento nelle cui chiedevano spiegazioni su quanto era accaduto quella sera.
Di quel disco luminoso che i due aerei da intercettazione e difesa che stavano inseguendo, l’informativa dell’Aeronautica, non fa cenno. Se non si trattava di un oggetto volante non identificato, il decollo dai due aerei Tornado era davvero dovuto a una esercitazione militare nei cieli canavesani a quell’ora tarda della sera? I carabinieri continuano ad indagare perchè il procuratore capo Ferrando su questa vicenda intende andare fino in fondo.