
Canavese: la neve non cade e si teme una stagione sciistica disastrosa
Un inverno senza neve è la peggiore jattura che si possa augurare a chi lavora nei centri turistici montani. La siccità non riguarda soltanto la pioggia ma anche la neve. L’aumento della temperatura e la quasi continua presenza del sole (inusuale in questa stagione) hanno costretto I gestori degli impianti sciistici a ricorrere all’innevamento artificiale. Sarà grazie ai cannoni sparaneve se, in qualche modo, sarà possibile rimediare a una stagione drammatica dal punto di vista economico. A essere maggiormente penalizzate sono le piccole stazioni sciistiche della Valsoana e della Valle Orco. Nel fine settimana a Piamprato verrà aperta la pista baby provvista di tapis roulant. I turisti potranno anche usufruire del solarium e del servizio di noleggio delle attrezzature. Fermo, invece, lo ski-lift a causa dell’assenza del manto nevoso.
Nel periodo delle vacanze nataliazie sono attesi a Piamprato i proprietari selle seconde case e coloro che sono sono originari dellle valli ma che sono emifrati nella vicina Francia. Non basta essere competitive nel prezzo e nell’offerta: senza neve si profila uno scenario decisamente preoccupante. La speranza è che le condizioni metereologiche possano subire una sostanziale variazione e che la neve torni a imbiancare le piste in modo da poter mettere in funzione hli impianti e l’anello di fondo. Per eventuali informazioni sulle attività e i servizi offerti da Pianeta Neve Ski visitare il sito su Facebook o digitando www.pianeta.neve-it
L’apertura ufficiale della stagione dello sci di fondo a Ceresole Reale avrà luogo domani, sabato 19 dicembre alle ore 9,00. Sarà percorribile l’anello da un chilometro. Domenica 20 le piste riapriranno alla medesima ora mentre alle 14,30 è prevista l’apertura della pista di pattinaggio. Anche in questo caso si è rimediato con l’ausilio della neve artificiale, ma la speranza che la neve possa tornare a cadere non è ancora tramontata. Tutti gli altri impianti della zona rimarranno chiusi. Ristoratori e istruttori di sci non affatto ottimisti: se la carenza di neve perdurerà la stagione sarà definitivamente compromessa. Con buona pace degli operatori e dei turisti.