
Canavese: Invicta vince la causa contro il principe Harry che non potrà usare il termine “Invictus”

È un periodo “nero” per il principe Harry d’Inghilterra. E non soltanto per essere stato messo in disparte nel corso del recente Giubileo di Platino che ha celebrato i 70 anni di regno della nonna, la regina Elisabetta II, ma anche per aver perso la causa contro l’azienda italiana “Invicta” che ha sede e stabilimento in frazione Fornacino a Leini. Una notizia che ha fatto rapidamente il giro del mondo. Invicta è un’azienda italiana famosa da decenni a livello mondiale per i suoi iconici zainetti che negli anni Ottanta hanno letteralmente “spopolato” tra gli studenti e gli sportivi.
Il nipote della regina Elisabetta d’Inghilterra aveva chiesto, tempo fa, di utilizzare il marchio “Invictus” dal latino “Invincibile” per la costituzione di una fondazione, la “Invictus Games Foundation”, con l’obiettivo di organizzare le prossime edizioni dell’evento sportivo “Invictus Games” dedicata ai veterani con disabilità la cui prima edizione ebbe luogo nel 2014.
E non è tutto: il principe Harry avrebbe voluto utilizzare il marchio per produrre capi di abbigliamento, gadget e zaini. La vicenda è finita nei tribunali inglesi perché l’azienda italiana era decisa a impedire che fosse usato quel brand ritenuto così simile al suo.
E i giudici britannici hanno infine dato ragione all’Invicta: non solo a causa dell’assonanza ma anche per alcune lettere del marchio che sarebbero troppo simili a quelle dell’Invicta. Ergo: il Duca di Sassex non potrà registrare il marchio ma il suo ente benefico dovrà pagare 1.600 sterline all’azienda canavesana.