
Canavese: i carabinieri smantellano una “banda” di albanesi che aveva colpito anche a Nole

I rapinatori erano di origine albanese: freddi, determinati, violenti se il caso, lo richiedeva. Di norma agivano nel cuore della notte, penetrando nelle case delle ignare vittime anche quando queste erano in casa. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino hanno arrestato, al termine di una lunga e articolata indagine, quattro persone, con l’accusa di furto, rapina, associazione per delinquere, ricettazione e detenzione di armi e munizioni clandestine. Gl’investigatori hanno acquisito “gravi e concordanti” elementi e ritengono che la banda di albanesi, che utilizzava per compiere “i colpi” un’Audi bianca TT (ovviamente rubata), sia responsabile di 21 episodi (18 furti e 3 rapine).
L’operazione conclude quella iniziata sei mesi fa che aveva portato all’arresto di nove albanesi che agivano in tre gruppi separati e che avrebbero effettuato oltre novanta furti e rapine. I gruppi di malviventi erano particolarmente attivi nelle province di Alessandria, Cuneo e Torino. I carabinieri ritengono che i sei uomini arrestati abbiano agito anche in Canavese, ai danni di un pensionato di 29 anni residente a Nole Canavese. Il “colpo” ebbe luogo il 5 maggio dello scorso anno. Tre albanesi stavano effettuando un furto in una villetta, ma il proprietario li aveva sorpresi e aveva esploso due colpi di pistola all’indirizzo dei malviventi. Un proiettile aveva raggiunto a una spalla uno dei ladri, Flori Eollaj, 39 anni, mentre gli altri due complici riuscirono a darsi alla fuga. La svolta nelle indagini fu causata proprio da quell’episodio. Il gruppo criminale usava come base logistica un appartamento nel cuore di Torino, nel quartiere San Salvario. E ieri ha avuto luogo l’operazione che ha sfatto scattare le manette ai loro polsi.