
Canavese: è probabile l’arrivo di profughi e immigrati

Il timore che diversi sindaci del Canavese nutrono nei confronti il possibile arrivo dei profughi provenienti dal continente africano e che il ministero sta ridistribuendo su tutto il territorio nazionale, non è del tutto infondato.
Domani alle 18 il Prefetto di Torino Paola Basilone ha convocato una trentina di sindaci tra i quali quelli di Leinì, Volpiano, San Benigno, Caselle, Borgaro e Favria. Si parlerà di migranti naturalmente e il fatto di non disporre né di attrezzature e di spazi idonei all’accoglienza costituisce una reale fonte di preoccupazione.
Che profughi e migranti saranno assegnati a parecchi comuni della Città Metropolitana ormai è certo. Lo dimostra il fatto che a Settimo Torinese è stata allestita una nuova tendopoli nel centro “Teobaldo Fenoglio” della Croce Rossa Italiana che accoglierà fino al prossimo ottobre altre 150 persone. Settimo Torinese, com’è noto, da oltre un anno è divenuto un punto di transito per il primo censimento per le migliaia di migranti destinati alla regione Piemonte.
Che i comuni debbano prepararsi a ospitare oltre un migliaio di profughi è confermato dall’assessora all’Immigrazione Monica Cerutti: “È necessario allargare il più possibile nei Comuni piemontesi la rete dell’accoglienza – dichiara -. Per questo motivo ho inviato una lettera ai prefetti del Piemonte per chiedere loro di avviare riunioni, con i sindaci dei Comuni, nell’ottica di intensificare gli sforzi e di individuare nuove opportunità per la gestione dell’emergenza”.
Il provvedimento è la conseguenza della circolare diramata dal Ministero degli Interni che prevede la distribuzione di ulteriori 1.300 persone in tutto il territorio regionale nel quale già si trovano 5 mila 174 immigrati. E, probabilmente, anche il Canavese sarà chiamato a fare la sua parte.