
Canavese: si spacciava con le clienti per un Guru e le violentava. In manette un uomo di 69 anni

Il Guru aveva innegabilmente carisma se riusciva a convincere donne emotivamente fragili a liberarsi dal malocchio e di altre improbabili riti di possessione diabolica come la macumba, chiedendo in cambio denaro, ricariche telefoniche e anche di prestazioni sessuali.
Guido Cattò, residente a Torino, è stato arrestato dai carabinieri della polizia giudiziaria su ordine della procura di Torino con l’accusa di circonvenzione d’incapace e di violenza sessuale a carico di di due donne. Una di queste risiede in un comune dell’Alto Canavese. Il “mago” in sostanza irretiva le vittime raccontando loro di essere vittima di malefici che soltanto la medicina e i riti indiani sarebbero stati in grado di sconfiggere quei disturbi che le due donne lamentavano. E, per dare maggior credito alle sue parole, “l’ingegnere” che tale non era, vendeva loro misteriosi amuleti magici protettivi che non contenevano altro che comuni spezie reperibili nei supermercati.
A giudizio della procura torinese il sedicente Guru era particolarmente abile nel plagiare le vittime e riusciva a intrecciare con loro un subdolo e raffinato legame che l’uomo manteneva continuamente con le due donne. Investigatori e inquirenti sono convinti che nella spirale diabolica del mago siano finite altre donne che, magari adesso, dopo l’arresto avranno il coraggio di uscire dall’ombra e di denunciare il Guru.
L’operazione di polizia giudiziaria è stata denominata “Aspettando Godot” ed è stata coordinata dai pubblici ministeri Anna Maria Loreto e Mario Bendoni. Guido Cattò riceveva le clienti in uno studio: le tariffe per le sue prestazioni variavano da 10 a mille euro. Il falso ingegnere non disdegnava le ricariche telefoniche e in diversi casi chiedeva, appunto, prestazioni sessuali.