
“Canavesana” nella bufera: pochi convogli ferroviari e sovraffollati. E la vicenda Gtt finisce in Parlamento

Un servizio pessimo che non tutela la salute pubblica nella Fase 2, quella della riapertura parziale. E’ quello che offre, a giudizio del parlamentare canavesano Alessandro Giglio Vigna e il consigliere regionale Andrea Cane.
“Non va bene, capisco che vi siano problemi organizzativi, ma così non va, i giornali locali e i pendolari della Ivrea-Torino ci riportano casi di passeggeri lasciati nelle stazioni torinesi ad aspettare anche 4 ore la scorsa settimana: – afferma il deputato Alessandro Giglio Vigna -. Questo non dovrebbe più capitare, tantomeno in questo momento di emergenza, Trenitalia si deve organizzare per tempo, non ci chiedano di avere pazienza, ci aspettiamo che non succeda più un crash organizzativo di questo tipo”.
Ma ad attirare l’attenzione del deputato sono stati anche i fatti che si sono verificati in questa settimana a bordo dei convogli ferroviari della “Canavesana”: “Non c’era abbastanza spazio e i pendolari erano troppo vicini, questo è successo, il Canavese con Gtt ha sempre avuto un atteggiamento di rassegnazione: a Gtt, al suo Azionista unico la FCT Holding S.p.A municipalizzata del Comune di Torino, diciamo che la tolleranza è finita, un conto sono i perenni disservizi, un conto è mettere a rischio la salute dei passeggeri; se con una parzialissima riapertura questo è il risultato non osiamo immaginare cosa succederà con la riapertura totale, pretendiamo un servizio che sia all’altezza di affrontare l’emergenza”.
Ed è sulla scorta di queste considerazioni che è pronta una interrogazione parlamentare che si pone l’obiettivo di fare chiarezza una volta per tutte su una vicenda che riguarda la totale tutela della salute: “Nell’interrogazione si chiede al Governo di intervenire sulle questioni inerenti il comune problema del sistema di trasporto Canavesano – conclude il consigliere regionale canavesano Andre Cane -. Come ho potuto leggere su alcuni media locali, sono accadute puntualmente varie problematiche sulla tratta ferroviaria Canavesana, anomalie funzionali che già accadono da anni in regime di funzionamento ordinario, con sovraffollamenti e cancellazioni di corse riguardanti i treni gestiti da Trenitalia. Spero quindi che il Ministro essendo a conoscenza della situazione, intervenga al più presto per assicurare ai pendolari un ritorno al lavoro in completa sicurezza, con il rispetto di tutti i requisiti previsti dalle linee guida a tutela della salute e per il contenimento dell’epidemia da coronavirus”.