
“Canavesana”, la gente torna al lavoro, ma i mezzi pubblici sono pochi e sovraffollati
“Canavesana”, la gente torna al lavoro, ma i mezzi pubblici sono pochi e sovraffollati in barba al contagio.
Un numero di convogli insufficienti e gli utenti del Gtt sono costretti ad essere stipati come sardine sui pochi mezzi a disposizione. Eppure si sapeva benissimo che da lunedì 4 maggio, milioni di persone si sarebbero recate al lavoro e avrebbero fatto uso dei mezzi pubblici.
“La fase-2 è partita ufficialmente lunedì 4 maggio: forse i vertici di Gtt non se ne sono accorti, altrimenti non si spiegherebbe come mai il numero delle corse sulle ferrovie Canavesana e Torino-Ceres sia rimasto lo stesso del periodo di lockdown”. E’ dura la presa di posizione assunta dalla deputata canavesana del Partito Democratico, Francesca Bonomo, che chiede alla società un aumento dei passaggi soprattutto negli orari di punta.
Sono necessari maggiori passaggi
“Il Paese, così come il Piemonte, sta ripartendo – prosegue la parlamentare – e un servizio di trasporto pubblico efficiente e puntuale è più che mai indispensabile. La direzione MetroFerro di Gtt aumenti il numero delle corse già a partire da lunedì 11 maggio sia sulla Sfm1 che sulla SfmA e garantisca la sicurezza sia degli utenti che del personale, facendo in modo che a bordo dei treni venga rispettato il distanziamento sociale e controllando che tutti indossino le mascherine”. La parlamentare del Pd chiede poi maggiore attenzione per il territorio.
I convogli Sfm1 e SfmA
“I treni tornino a viaggiare – conclude Bonomo – anche nel tratto compreso tra Ciriè e Ceres sulla SfmA e in quello tra Rivarolo e Pont sulla Sfm1. Quest’estate Gtt potenzi, anziché ridurre, le corse verso l’aree montane affinché i Comuni dell’alto Canavese e delle Valli di Lanzo possano essere facilmente raggiungibili da chi arriva da Torino e deciderà di trascorrere le proprie vacanze a due passi da casa, favorendo così il turismo nelle Terre Alte”.