
Caluso: non pagavano le tasse dei clienti. Fiscalisti nei guai per l’evasione di 1,5 milioni di euro

Un milione mezzo di euro: a tanto ammonterebbe l’evasione fiscale che gli agenti della Guardia di Finanza di Ivrea avrebbero accertato nei confronti di un noto studio contabile di Caluso. Di fatto, dopo quattro anni di accurate indagini coordinate dalla procura di Ivrea, investigatori e inquirenti avrebbero appurato che lo studio presentava egolarmente le dichiariazioni dei clienti, ma ometteva di versare l’Iva allo Stato.
Le indagini dei Finanzieri si sono focalizzate anche sui conti correnti intestati allo studio ed al legale rappresentante, scoperchiando un vero e proprio vaso di Pandora. la vicenda risale al 2013 quando numerosi clienti dello studio contabile si erano visti recapitare cartelle esattoriali da parte di Equitalia, dell’Inps e dall’Agenzia delle Entrate, nonostante avessero pagato il dovuto allo studio contabile: cifre da capogiro che ha messo in difficoltà numerosi professionisti e piccole aziende.
L’esame dei conti correnti ha messo in evidenza un elevato numero di versamenti in contanti, assegni e bonifici bancari giustificati solo in minima parte con emissioni di fatture o per far fronte a versamenti nei confronti dello Stato.
Sono stati quindi recuperati a tassazione circa un milione e mezzo di euro, tutti movimenti di conto corrente, che non facevano riferimento a nessuna operazione regolarmente fatturata. Sulla scorta di quanto sarebbe stato accertato è presumibile che si tratti dei pagamenti effettuati dai clienti, che tuttavia hanno preso una strada diversa da quella che in buona fede i clienti stessi credevano dovessero prendere. Sono attualmente indagati a vario titolo di falso, truffa, appropriazione indebita ed esercizio abusivo della professione, il titolare dello studio, i due figli e tre collaboratori.