
Caluso: danneggia lapidi al cimitero e lancia una tibia sulle scale d’ingresso. Sotto processo un 44enne

E’ finito in un aula del tribunale di Ivrea un uomo di 44 anni residente a Caluso accusato di vilipendio e danneggiamenti per aver devastato loculi e tombe di famiglia nel cimitero di Caluso. L’uomo avrebbe anche lanciato la tibia appartenente a un defunto sulla rampa di ingresso al cimnitero. I fatti contestati sono accaduti nel 2008 e i reati starebbero per cadere in prescrizione.
Il processo di identificazione, resa possibile grazie a lunghe e articolate indagini effettuati dai carabinieri della Compagnia di Chivasso, è partita dall’impronta di una scarpa rinvenuta presso una delle tombe danneggiate e razziate.
Stando alle indagini compiute dai militari l’uomo avrebbe agito anche nel cimitero di Mazzè. I danni sono notevoli; una ventina di lapidi e tombe di famiglia danneggiate, crocefissi sradicati, lumini in frantumi. A denunciare gli episodi sono stati i famigliari dei defunti. Quando ha visto arrivare i carabinieri a casa, il 44enne si è difeso affermando di essere stato preda di un raptus mentre era andato a trovare al cimitero un amico deceduto qualche tempo prima.