
Caluso: clienti e FederFauna difendono Luciano Ponzetto, il veterinario cacciatore

Non solo insulti e minacce per Luciano Ponzetto, il veterinario di Caluso appassionato caccia grossa nei safari. A Caluso, dove si trova l’ambulatorio del professionista, dopo il blitz compiuto nella notte dell’altro ieri dal Fronte Animalista che ha affisso sulle vetrine alcuni cartelli, giungono anche attestati di solidarietà. In uno striscione apposto sulkla facciata dell’ambulatorio quest’oggi campeggiava la scritta “#iostoconilDottoPonzetto” mentre sulle vetrine sono state appiccicate numerose fotografie del veterinario che indossa il camce bianco mentre cura cani e gatti.
I clienti difendono il loro veterinario. E, mentre la Federazione degli Ordini dei Veterinari, chiede all’Ordine di Torino di assumere provvedimenti nei confronti del loro iscritto, la FederFauna (la Confederazione sindacale degli allevatori, Commercianti e detentori di animali) si è schierata dalla parte del professionista. In una nota pubblicata sul sito della Confederazione, il veterinario e cacciatore Dino Bragiato scrive tra l’altro: “La cosiddetta caccia grossa, cioè la caccia ai grossi mammiferi, è praticata in tutto il mondo ed è regolamentata in modo rigoroso da tutti i governi, con piani di abbattimento che tengono conto dei periodi riproduttivi e della possibilià’ del territorio di nutrire in modo ottimale le popolazioni dei selvatici. Risulta perciò un’attività non solo legale, ma che contribuisce alla conservazione delle specie oggetto di gestione, in modo concreto, non a parole. Altro argomento, un po’ spinoso, è il…prezzo che hanno gli abbattimenti di detti animali. Purtroppo il denaro muove il mondo e tutti governi hanno scoperto che alcuni animali, cosiddetti da trofeo, hanno un valore economico notevole. Un’antilope od un bufalo uccisi da un indigeno possono sfamare al massimo la sua famiglia; abbattuti in modo legale da un cacciatore turista portano cifre notevoli di valuta pregiata che sfama interi villaggi. Ma il punto ora è un altro: la caccia, come la Veterinaria, contribuisce a salvare animali!
Qualsiasi cosa dicano gli animalisti, la caccia preserva gli animali selvatici dall’estinzione, anche nei territori fortemente antropizzati.
La diminuzione ed anche la scomparsa dei carnivori predatori, ad esempio, rende necessario il controllo numerico degli erbivori selvatici proprio per tutelare la loro salute: se presenti in numero eccessivo in un dato territorio, sarebbero i primi a soffrirne. Altri sistemi non esistono”.
E sul web è di nuovo bagarre.