
Calcio terza categoria: espulso, spintonò l’arbitro. Calciatore squalificato. E la partita sarà ripetuta

Non aveva per nulla digerito il fatto di essere stato espulso dall’arbitro e, poco prima di abbandonare il campo da gioco, aveva violentemente spintonato il giudice di gara mettendogli le mani sul torace. Sull’episodio, inqualificabile in uno sport che dovrebbe trasmettere valori positivi, il giudice sportivo ha usato la mano pesante: il giocatore de La Romanese Emanuele Depaoli è stato squalificato fino al 31 ottobre 2019 e la partita di terza categoria contro la squadra del Castellamonte, che si stava giocando la scorsa domenica 27 gennaio, dovrà essere forzatamente ripetuta.
Il giudice sportivo Luigi Cioffi ha sancito nel pronunciare la sentenza che l’episodio è inaccettabile.
Il giocatore era stato espulso al 31′ del primo tempo quando l’arbitro aveva estratto il cartellino rosso in seguito a una doppia ammonizione. “Il giocatore mentre abbandonava il campo, si avvicinava all’arbitro e lo spintonava con veemenza mettendogli le mani sul petto e facendolo indietreggiare di due metri – si legge nelle motivazioni che hanno originato la sentenza sportiva -. Il direttore di gara, non sentendo più tutelata la sua incolumità, ha sospeso l’incontro”.
E ancora: il giudice sportivo ha deciso per la pesante squalifica di nove mesi per il giocatore e la ripetizione della partita di calcio perché il calciatore intemperante, al di là dello spintonamento non ha causato danni fisici all’arbitro, anche se lo stato d’animo di quest’ultimo è più che comprensibile.
E, di fatto, dato che non si sono ravvisate ragioni oggettive per decretare l’interruzione della competizione, questa dovrà comunque essere ripetuta.