
Busano: medico condannato per un intervento di chirurgia estetica finito male

Condannato a tre mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel casellario giudiziale. Si è conclusa così la vicenda giudiziaria di cui è stato protagonista il medico Fioravante Orefice che ieri pomeriggio è comparso in tribunale a Ivrea davanti al giudice Ombretta Vanini. Il chirurgo era finito alla sbarra a causa di un intervento di chirurgia estetica che non aveva sortito gli effetti sperati.
A denunciarlo era stata una donna di Busano di 58 anni che, nel 2011, si era sottoposta a una liposuzione agli arti inferiori e una blefaroplastica per ridurre le borse sotto gli occhi. Il medico chirurgo era stato accusato di lesioni colpose. L’intervento fu eseguito all’interno di uno studio odontoiatrico di San Giorgio Canavese. In quell’occasione l’imputato aveva affittato una sala operatoria per seguire l’intervento che, alla paziente è costato 10mila euro. Qualcosa però, non era andato per il verso giusto: la donna lamentava il blocco degli arti inferiori a causa di forti dolori e la presenza di due antiestetiche cicatrici sul volto.
Un esito che avrebbe anche fortemente condizionato la salute psicologica della paziente. In aula il chirurgo si è difeso, nel corso di una dichiarazione spontanea, sostenendo di aver chiesto al personale dello studio odontoiatrico se tutto fosse in regola e gli garantito che non sussistevano problemi e che si fidò perché l’ambiente, a suo giudizio, era consono per quel tipo di intervento. L’accusa, dal canto suo, ha insistito sul fatto che l’esito dell’intervento ha causato alla donna gravi conseguenze sul piano fisico e psicologico, costringendola a ricorrere a lunghe e complicate terapie per recuperare l’uso delle gambe. Dopo la denuncia sporta ai carabinieri dalla paziente, nel registro degli indagati furono iscritti altri tre medici, ma la loro posizione è stata archiviata nel corso del procedimento penale.