
Brandizzo, telefona ai carabinieri: “Venite, ho ucciso mio cognato”. Ma era un falso allarme

La drammatica telefonata era giunta al centralino del 112 nella serata di ieri poco prima delle 20,00. Una voce maschile e concitata aveva affermato: “Ho ucciso mio cognato, venite!” L’allarme è scatta immediato. I carabinieri iniziano le ricerche. Poco dopo la telefonata viene effettuata decine di volte anche al 112, ai vigili del fuoco e al 118. Gli investigatori hanno iniziato a controllare: la prima telefonata era partita da Brandizzo, le altre da diverse zone di Torino.
Ci sono volute alcune ore per rintracciare e fermare il presunto omicida. L’uomo ha 57 anni ed è conosciuto dalle forze dell’ordine. In poco tempo si è scoperto che non aveva ucciso nessuno. I carabinieri hanno fatto in fretta a verificare: non appena ricevuta la telefonata si sono recati nell’abitazione di Brandizzo che l’uomo al telefono aveva indicato come teatro dell’omicidio. La casa era perfettamente in ordine e non c’era traccia di sangue.
I militari hanno tentato di rintracciato telefonicamente la presunta vittima. Appurato che non era stato commesso nessun delitto, gli uomini dell’Arma si sono messi alla ricerca dell’uomo che aveva effettuato la telefonata e lo hanno ritrovato, dopo alcune ore, in pieno centro a Torino. Non ha spiegato per quale ragione aveva telefonato e adesso rischia la denuncia per procurato allarme.