Prosegue a Brandizzo il percorso di memoria e sensibilizzazione promosso dall’associazione Sicurezza e Lavoro, che dopo le iniziative della Settimana del Lavoro Sicuro e la recente inaugurazione del Giardino del Ricordo il 10 novembre 2025, torna tra i banchi di scuola per parlare di salute, sicurezza e diritti sul lavoro. Un impegno che prende le mosse dalla tragedia del 30 agosto 2023, quando cinque operai edili persero la vita travolti da un treno nei pressi della stazione ferroviaria, un evento che ha segnato profondamente la comunità brandizzese e l’intero territorio.
In collaborazione con Fillea Cgil e con il Comune di Brandizzo, l’associazione ha avviato il progetto “A Scuola di Sicurezza – L’importanza delle ricorrenze”, coinvolgendo allieve e allievi della scuola secondaria di primo grado e delle classi quinte della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”. Il primo momento formativo si è svolto nella mattinata del 9 dicembre 2025, con le classi Quinta A e Quinta B del plesso “Bruno Buozzi” di via Matteotti.
Gli incontri, della durata di un’ora ciascuno, prevedono il contributo di rappresentanti dell’Amministrazione comunale, esperti e ispettori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, oltre alle testimonianze dei familiari delle vittime. L’obiettivo è avvicinare bambine e bambini ai temi della prevenzione, della sicurezza e dei diritti nei luoghi di lavoro, promuovendo una cultura della cittadinanza attiva fin dalla giovane età. Gli studenti sono inoltre coinvolti nella realizzazione di disegni e testi, che verranno presentati in occasione dell’anniversario della strage o durante altre iniziative pubbliche.
L’appuntamento del 9 dicembre rientra nel programma delle Settimane della Sicurezza, che Sicurezza e Lavoro promuove dal 2010 in ricordo della strage ThyssenKrupp del 2007 e, più recentemente, del crollo della gru di via Genova a Torino nel 2021.
«Insieme al Comune, all’Istituto “Gianni Rodari” e alla Fillea – spiega Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – rinnoviamo l’impegno a fare memoria sulla strage di Brandizzo e a gettare semi di speranza per una nuova cultura del lavoro, che metta al centro salute, sicurezza e diritti. Partiamo dai più giovani, perché saranno loro il futuro del lavoro e dell’impresa».
Sulla stessa linea Massimo Cogliandro, segretario generale Fillea Cgil Torino e Piemonte: «La sicurezza è innanzitutto una questione culturale. Investire oggi sulle nuove generazioni significa evitare di piangere altri morti sul lavoro domani».
Per Sarah Pantò, segretaria Cgil Torino, «parlare di sicurezza già nelle scuole elementari e medie è fondamentale: è lì che si costruiscono responsabilità e consapevolezza».
Un messaggio condiviso anche dalla sindaca Monica Durante: «Non possiamo dimenticare quanto accaduto. Ricordare, pretendere giustizia e promuovere una presa di coscienza diffusa è un dovere verso tutta la comunità».
Toccante, infine, la testimonianza di Lidia Orastella, madre di Giuseppe Aversa, una delle vittime: «Il lavoro è importante, ma la vita lo è di più. Dovete pretendere sempre la sicurezza, vostra e degli altri». Un monito che, a Brandizzo, diventa lezione di futuro.
fr.se.
