
Botte e torture ai detenuti nel carcere di Ivrea: 45 gli indagati dalla Procura eporediese

Quarantacinque indagati tra appartenenti alla polizia penitenziaria, funzionari, medici e direttori pro-tempore del carcere di Ivrea: è il bilancio delle trentasei perquisizioni domiciliari (con la notifica di altrettante informazioni di garanzia) effettuate la notte scorsa dal personale della polizia penitenziaria, dai carabinieri e dagli agenti della Guardia Finanza su disposizione della Procura di Ivrea. Le perquisizioni hanno avuto luogo all’interno del carcere e nelle abitazioni degli indagati. I resti ipotizzati sono di tortura con violenze fisiche e psichiche nei confronti di numerosi detenuti, falso in atto pubblico e reati collegati.
La nuova indagine della Procura eporediese riguarda numerosi episodi riferiti all’ultimo biennio, fino all’estate 2022. Le indagini compiute hanno consentito di raccogliere numerosi elementi che confermano le denunce presentate nel corso degli anni, anche in merito all’esistenza di una “cella liscia” e di una “cella acquario”, all’interno delle quali i detenuti venivano picchiati e rinchiusi in isolamento senza poter contati con nessuno, neanche con i propri difensori.
“I reati risultavano tuttora in corso, situazione che ha reso inevitabile l’intervento degli inquirenti”, fanno sapere dalla procura di Ivrea.