
Borgaro, la mostra sui nomadi deportati non si farà. Il sindaco Gambino: “Sarebbe ipocrita”

A Borgaro la presenza del campo nomadi rom è da anni fonte di accese polemiche: tanto accese che, il sindaco Claudio Gambino ha deciso che la mostra sui nomadi rom e sinti deportati di Borgaro non si farà. Il motivo? “Farlo sarebbe ipocrita” ha sentenziato il primo cittadino nel respingere la proposta avanzata dall’associazione “Aizo” riguardante l’allestimento della mostra.
D’altro campo la presenza del camp nomadi di strada dell’Aeroporto, che sorge proprio alle porte di Borgaro, da anni è fonte di accese polemiche a causa dei fumi tossici e dell’abusivismo che hanno scatenato in più occasioni le veementi proteste degli abitanti da Barriera Lanzo, Madonna di Campagna e color che risiedono in strada Bellacomba. Il diniego del sindaco Gambino non riguarda iniziative future: il primo cittadino si è dichiarato più che disponibile a organizzare eventi nel prossimo futuro.
Ma nella “Giornata della Memoria” proprio no. La proposta inerente la mostra prevedeva l’esposizione di una cinquantina di fotografie d’epoca nelle quali sono ritratti alcuni delle migliaia di morti che hanno fatto seguito alle rappresaglie nazi-fasciste nel corso della seconda guerra mondiale. In ogni caso la decisione del sindaco Claudio Gambino è destinato a surriscaldare gli animi di chi protesta contro la presunta discriminazione attuata nei confronti dei nomadi appartenenti alle due etnie.