
Bilancio di previsione regionale, il consigliere Valle (Pd): “Manovra di lacrime e sangue”

Ieri, lunedì 22 febbraio in prima commissione del Consiglio regionale del Piemonte l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ha presentato ulteriori emendamenti al Bilancio di previsione 2021. Emendamenti giustificati dal fatto che la Giunta regionale intende andare incontro alle famiglie in difficoltà. Sul tema il consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle sferra un duro attacco all’indirizzo dell’amministrazione regionale:
“Al di là della difficoltà di comprendere appieno una proposta in cui le cifre sono state fornite aggregate per missione e non distinte per capitoli, balzano agli occhi tagli imponenti ha affermato -. Eppure, ci aspettavamo che le settimane trascorse dalla fine delle consultazioni ad oggi, ritardando significativamente l’avvio della discussione in commissione e che la maggioranza ha impiegato in una estenuante trattativa tutta interna alla ricerca di un compromesso, potessero offrire un risultato migliore al Piemonte.
E non è tutto: il consigliere di minoranza precisa che su Istruzione e diritto allo studio, la missione nel 2020 contava su 112 milioni di euro: erano 78 nella proposta di bilancio 2021 presentata qualche settimana fa, 79 nella nuova tabella presentata oggi che riscrive la proposta 2021: una riduzione che preoccupa fortemente.
“Rispetto alla missione cultura si passa dai 92 milioni di euro del 2020 a 80 milioni di euro sul preventivo 2021. Nella prima proposta di preventivo 2021 erano 73 milioni: una riduzione del taglio ancora insufficiente, pari al 15%, e che non sappiamo su quali voci si abbatterà – aggiunge Daniele Valle -. In particolare, l’assessore ha riferito che il c.d. “capitolone” 182890 passa da 21 a 25 milioni, ancora 4 in meno rispetto al 2020.
Per quel che riguarda le politiche sociali, missione 12, erano appostati 289 milioni di euro nel 2020.
La proposta iniziale 2021 era di 208 milioni, portati a 224 in questa tabella: sono ancora troppe risorse in meno, specie su un ambito così fragile. Gli emendamenti di oggi correggono il tiro in maniera del tutto insufficiente sulle quantità, mentre non abbiamo dettagli sufficienti per conoscere la destinazione di questi tagli e i danni che potranno portare alla nostra regione. Per questo daremo battaglia in commissione e in aula, per entrare nel merito e costringendo Cirio a spiegare in pubblico, e non solo nelle riunioncine tra capi partito, i destinatari e le ragioni di queste scelte”.