
Barbania, è sparita la gigantografia di Bernardino Drovetti, il “padre” del Museo Egizio di Torino
Barbania, è sparita la gigantografia di Bernardino Drovetti, il “padre” del Museo Egizio di Torino
Un mistero avvolge la comunità di Barbania: il telone raffigurante Bernardino Drovetti, esposto in onore del bicentenario del Museo Egizio, è scomparso. La gigantografia, un’imponente opera di 20 metri per 12, era stata donata al Comune e collocata sulla collina all’ingresso del paese come simbolo del profondo legame tra la comunità e il celebre esploratore e diplomatico.
La scomparsa del telone, scoperta dal personale dopo un temporale, ha lasciato la cittadinanza senza una preziosa testimonianza di questo legame. Nonostante il mancato valore economico, il furto ha colpito profondamente gli abitanti, per i quali la gigantografia rappresentava un’icona di orgoglio culturale e storico. Il sindaco ha reagito con una denuncia formale, ma il vuoto lasciato è tangibile.
Bernardino Drovetti, illustre figlio di Barbania, fu una figura chiave nell’era napoleonica come console generale di Francia in Egitto.
La sua passione per l’archeologia lo portò a collezionare reperti che divennero il nucleo fondante del Museo Egizio di Torino. La sua eredità vive non solo nel museo che ha contribuito a fondare, ma anche nella memoria storica di una comunità che ancora oggi ne celebra il genio e l’impegno.
La scomparsa del telone non cancella il ricordo di un uomo che ha reso Torino un punto di riferimento mondiale per gli studi sull’Egitto antico. Morì nel 1852, ma la sua eredità culturale rimane immortale.